Un paziente su due dopo TVP prossimale sviluppa sindrome post trombotica (PTS) e quasi 1 su 10 la sviluppa in modo così grave che la qualità di vita ne risulta gravemente compromessa. La PTS colpisce soprattutto le persone più anziane, gli obesi, coloro che hanno un interessamento iliaco femorale della trombosi e quelli che hanno più di un episodio.
Almeno tre fattori giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo della sindrome post trombotica: il residuo trombotico, l’infiammazione vascolare e peri-vascolare e l’ipertensione venosa.
Cosa fare?
Da sempre ci si affida a due presidi per prevenire la sindrome: la trombolisi farmaco meccanica e la compressione elastica. La validità di entrambi è stata in più occasione messa in dubbio dalla letteratura ma forse occorrerebbe identificare i sottogruppi di pazienti che possono beneficiarne.
La terapia anticoagulante può essere una valida opzione? Eparina o non Eparina? Eparina standard o Eparina a Basso Peso Molecolare, o ancora Eparina con dicumarolici? O DOACs?
Il Professor Prandoni ci guida con sapienza attraverso un’interessante carrellata di studi e metanalisi recenti e meno recenti, per giungere ad una serie di chiare conclusioni sull’argomento.