La “Sindrome di Brugada” venne descritta per la prima volta nel 1992, a cura dei fratelli Pedro e Josep Brugada. In questo articolo gli Autori riportarono 6 casi clinici di soggetti non cardiopatici con episodi di arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare, accomunati da un quadro elettrocardiografico caratterizzato da ST sopraslivellato ad andamento discendente seguito da onda T negativa. L’articolo ebbe una diffusione mondiale creando un’ondata di terrore perché, in tutti gli emisferi, si eseguono milioni di elettrocardiogrammi e aspetti ECG più o meno simili a quello descritto dai fratelli Brugada sono tutt’altro che rari e vengono spesso scoperti casualmente in soggetti sani e asintomatici. È cruciale quindi, allora come oggi, saper distinguere i pazienti affetti da Sindrome di Brugada e dunque a rischio di morte improvvisa, dai soggetti con pattern ECG simile, ma a basso rischio. Il seminar si propone di fare chiarezza in tal senso, offrendo strumenti utili ad una migliore stratificazione, categorizzazione e quindi gestione dei pazienti.
di Claudio Cavallini, Pietro Delise