I biomarcatori liquorali e sierici hanno sempre destato molto interesse nel campo delle malattie neurologiche e, in particolare, della Sclerosi Multipla, sia per il loro valore diagnostico che prognostico. Negli ultimi anni la principale innovazione a cui si è assistito rispetto ai biomarcatori liquorali è stata la validazione del dosaggio delle catene libere kappa, recepito anche dalla prossima versione dei criteri diagnostici per la Sclerosi Multipla in alternativa alla ricerca delle bande oligoclonali, mentre, tra i marcatori sierici, il dosaggio dei neurofilamenti a catena leggera (NFL) ha acquisito sempre maggior rilievo a fini prognostici e di valutazione della risposta al trattamento. Numerosi altri biomarcatori sono in fase di studio con lo scopo di migliorare la comprensione dei meccanismi patogenetici di danno infiammatorio e neurodegenerativo; i risultati di questi lavori potranno aiutare a chiarire se vi siano o meno delle omologie fisiopatologiche o neuropatologiche tra diverse malattie del sistema nervoso centrale (SNC) e quali.
In questa puntata Doriana Landi e Matteo Lucchini hanno discusso, con due esperti del settore, il passato, il presente e le prospettive future in questo campo di ricerca, con focus sia sui meccanismi di infiammazione che di neurodegenerazione nella SM e in altre malattie neurologiche del SNC.
di Diana Ferraro, Lorenzo Gaetani, Doriana Landi, Matteo Lucchini