Gli studi ICARIA e IKEMA hanno dimostrato che nei pazienti con 1q+ (≥3 copie), l’aggiunta di isatuximab a pomalidomide-desametasone (Pd) e a carfilzomib-desametasone (Kd), si associa a un vantaggio di PFS e OS e di PFS, rispettivamente. L’aggiunta di isatuximab a Pd e Kd determina un superamento almeno parziale dell’impatto prognostico negativo di 1q+. L’utilizzo di 1q+ nella pratica clinica, anche in termini di scelta terapeutica, è ad oggi limitato dal momento che dati su pazienti con 1q+ sono riportati da un limitato numero di trial clinici di fase 3 nel RRMM e in modo, non uniforme, in relazione al tipo di analisi e ai cut off utilizzati….
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di Anna Furlan