Il corso “Journal Map 83 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura” (id. 404821) offre l’analisi di studi chiave pubblicati recentemente sulle più importanti riviste cardiologiche internazionali, attraverso una selezione di contributi originali realizzata da un gruppo di Autori di prestigio nazionale e internazionale guidati dal Professor Stefano De Servi.
In particolare, nell’ambito della Rubrica “Dalla letteratura internazionale” si approfondiscono le seguenti tre tematiche:
“Placche non-culprit a rischio, ma FFR-negative nei pazienti con infarto miocardico: un dilemma clinico”;
“FFR o iFR: quale utilizzare?”;
“Esclusione dell’auricola atriale sinistra in pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca. È necessario associare l’anticoagulante?”.
I risultati ad 1 anno degli studi iFR-SWEDHEART e DEFINE-FLAIR avevano dimostrato la non inferiorità dell’iFR rispetto all’FFR sull’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori (MACE), con una riduzione nel numero di rivascolarizzazioni nel gruppo con guida iFR. Recentemente sono stati pubblicati i dati a 5 anni di questi 2 trial, che hanno fornito un confronto sull’outcome a lungo termine tra l’angioplastica (PCI) guidata dall’FFR rispetto a quella guidata dall’iFR e sono state realizzate, su questi nuovi dati, 2 metanalisi che sono oggetto di approfondimenti e considerazioni nell’ambito dell’Editoriale “FFR o iFR: la sfida continua”.
La Rubrica “In una immagine – Beyond association: high neutrophil counts are a causal risk factor for atherosclerotic cardiovascular disease” è dedicata appunto al concetto dell’associazione tra numero di leucociti e rapporto tra neutrofili e linfociti da un lato e rischio cardiovascolare dall’altro. Un elevato numero di neutrofili va considerato a tutti gli effetti un fattore di rischio cardiovascolare e un biomarker di futuri eventi, quali infarto miocardico, stroke ischemico, demenza su base vascolare e scompenso di cuore. Alcune molecole possono tuttavia ridurre, in modo dose-dipendente, il numero dei leucociti e conseguentemente gli eventi cardiovascolari ed è possibile interferire con la produzione di radicali liberi di ossigeno e sul rilascio di “neutrophil extracellular traps” NET da parte dei neutrofili, come dimostrato non solo in studi sperimentali, ma anche in trial clinici.
La Rubrica “Dal Journal of Cardiovascular Medicine – Long-term mitral valve repair outcomes and hospital volume: 15 years’ analysis of an administrative dataset” propone i risultati di uno studio che ha indagato l’impatto del volume di procedure di riparazione della valvola mitrale (MVRep) – intervento sempre più adottato in molti centri di cardiochirurgia – sugli outcome clinici a lungo termine, suggerendo come in un ospedale che effettui una significativa numerosità di interventi si registrino benefici a lungo termine in termini di mortalità e recidiva di insufficienza cardiaca nei pazienti sottoposti a MVRep.
La Rubrica “Autori italiani pubblicano – Sirolimus-Coated Balloon in an All-Comer Population of Coronary Artery Disease Patients: The EASTBOURNE Prospective Registry” è dedicata appunto al registro prospettico EASTBOURNE condotto con la collaborazione spontanea di circa 80 sperimentatori provenienti da 48 centri europei ed asiatici. Si tratta del più grande registro realizzato sino ad ora su pallone medicato e mostra sicurezza ed efficacia del primo pallone a eluizione di sirolimus che è stato commercializzato in Europa. La rubrica si conclude con un’intervista al primo Autore dell’articolo, Dottor Bernardo Cortese [Fondazione Ricerca e Innovazione Cardiovascolare, DCB Academy, Milano].
di Stefano De Servi, Claudio Cavallini, Antonio Landi, Stefano Coiro, Paolo Verdecchia, Andrea Santucci