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Journal Map 86 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura

Il corso “Journal Map 86 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura” (id. 404905) offre l’analisi di studi chiave pubblicati recentemente sulle più importanti riviste cardiologiche internazionali, attraverso una selezione di contributi originali realizzata da un gruppo di Autori di prestigio nazionale e internazionale guidati dal Professor Stefano De Servi. 

In particolare, nell’ambito della Rubrica Dalla letteratura internazionale” si approfondiscono le seguenti tre tematiche: 

Quando trasfondere il paziente anemico con infarto miocardico?”;

La PCI per i pazienti con coronaropatia stabile rimane in orbita: i risultati dello studio ORBITA-2”;

Valutazione del rischio emorragico in pazienti in terapia con DOAC: il DOAC score”.

L’Editoriale “Infarto miocardico ed anemia: è l’ora di una virata?” porta all’attenzione i risultati dello studio MINT che ha coinvolto più di 140 centri di diversi continenti, per valutare il rischio di infarto miocardico o morte a 30 giorni, confrontando l’adozione di una strategia trasfusionale “restrittiva” con l’adozione di una strategia “liberale”. Pur essendo infatti comune il riscontro di anemia nei pazienti affetti da infarto miocardico acuto, ad oggi sono poco chiare le indicazioni alla trasfusione di emazie concentrate a causa delle scarse evidenze scientifiche e le stesse Linee Guida collocano questi pazienti fra le popolazioni in cui sono necessari più dati per poter formulare specifiche indicazioni. Lo studio MINT, pur non avendo dimostrato una riduzione significativa nell’endpoint primario tramite l’utilizzo di soglie trasfusionali più alte, può rappresentare una virata nella gestione del paziente anemico, invitando il Cardiologo clinico a una scelta più ragionata e personalizzata sul singolo paziente, abbandonando l’utilizzo aprioristico di una soglia trasfusionale prestabilita.

La Rubrica In una immagine – Direct Oral Anticoagulants for Stroke Prevention in Patients With Device-Detected Atrial Fibrillation: A Study-Level Meta-Analysis of the NOAH-AFNET 6 and ARTESiA Trials” mostra, appunto in una immagine, la metanalisi di due recenti studi – NOAH-AFNET 6 e ARTESiA – che hanno indagato gli effetti degli anticoagulanti orali diretti versus placebo/ASA in pazienti con tachiaritmie atriali asintomatiche / fibrillazione atriale subclinica, rilevate attraverso device impiantati. L’immagine mostra una riduzione dell’endpoint composito (stroke ischemico o embolismo sistemico) nei pazienti in terapia anticoagulante mentre il major bleeding è risultato più elevato nei pazienti in terapia anticoagulante.

La Rubrica Dal Journal of Cardiovascular Medicine – Simple scores to predict 1-year mortality in atrial fibrillation” è dedicata appunto al tema della capacità discriminativa degli score di rischio tradizionali, rispetto ad altri score di rischio più complessi, nel predire la mortalità a 1 anno nei pazienti con Fibrillazione Atriale. Nel registro BLITZ-AF, gli score CHADS2 e CHA2DS2-Vasc sono stati confrontati con gli score di rischio R2-CHADS2, R2-CHA2DS2-Vasc e CHA2DS2-Vasc-RAF, proprio nella facoltà di predire la sopravvivenza a 1 anno.

La Rubrica Autori italiani pubblicano – Electrical storm treatment by percutaneous stellate ganglion block: the STAR study” propone i risultati dello studio che ha raccolto la casistica multicentrica più ampia sino ad ora pubblicata, con un totale di 184 procedure. L’outcome primario (riduzione di almeno il 50% a 12 ore del numero di ATP e shock nei pazienti con storm aritmico refrattario) è stato raggiunto nel 92% dei pazienti e sono state inoltre condotte alcune sotto analisi – con l’obiettivo di rispondere a quesiti che sino ad ora erano rimasti irrisolti – che hanno contribuito a delineare più accuratamente il profilo di questa procedura che può aiutare a risolvere una situazione drammatica come uno storm aritmico. L’articolo si conclude con un’intervista a Simone Savastano, primo autore dello Studio STAR.

di Stefano De Servi, Stefano Coiro, Antonio Landi, Andrea Santucci, Claudio Cimminiello, Claudio Cavallini, Paolo Verdecchia