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Journal Map 88 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura

Il corso “Journal Map 88 – Aggiornamenti in Cardiologia dalla letteratura” (id. 404948) offre l’analisi di studi chiave pubblicati recentemente sulle più importanti riviste cardiologiche internazionali, attraverso una selezione di contributi originali realizzata da un gruppo di Autori di prestigio nazionale e internazionale guidati dal Professor Stefano De Servi.

In particolare, nell’ambito della Rubrica “Dalla letteratura internazionale” si approfondiscono le seguenti tre tematiche:
“Ruolo della infiammazione nel predire nuovi eventi cardiovascolari: superiore a quello del colesterolo LDL? Un’analisi dello studio CLEAR Outcomes”;
“Angina a coronarie normali: importanza pratica di una classificazione fisiopatologica”; 
“Strategia invasiva nell’infarto NSTEMI: quanto precoce deve essere?”.

Una strategia invasiva di routine con coronarografia e rivascolarizzazione miocardica si è dimostrata superiore rispetto a una strategia invasiva selettiva nei pazienti con infarto miocardico acuto senza persistente sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI); tuttavia il suo “timing” ottimale non è ancora stato stabilito. L’Editoriale “Timing ottimale della coronarografia nei pazienti NSTEMI: quanto RAPID?” porta all’attenzione i dati dello Studio RAPID che però, a causa della pandemia COVID, ha potuto includere solo il 18% dei pazienti inizialmente previsti, risultando talmente sottodimensionato da non poter indurre alcuna conclusione. Gli esiti tuttavia sono risultati neutrali sugli eventi clinici, con solo una riduzione significativa della degenza ospedaliera nei pazienti trattati precocemente.

La Rubrica “In una immagine – Oral strategies to target proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 and lipoprotein(a): the new frontier of lipid lowering” è dedicata appunto alle nuove strategie per il trattamento delle dislipidemie che prevedono l’implementazione di terapie potenti per ridurre il valore di colesterolo LDL sino ai target fissati dalle Società Scientifiche, soprattutto nei pazienti in prevenzione secondaria. Recenti progressi hanno reso possibile lo sviluppo di nuove terapie biologiche e chimiche, orali e iniettabili, che hanno come target la proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 (PCSK9) e la formazione della lipoproteina Lp(a). L’immagine riportata nella rubrica ne propone una sintetica rappresentazione.

Il ruolo della rivascolarizzazione coronarica percutanea (PCI) nelle lesioni coronariche marcatamente calcifiche è oggetto di dibattito. La Rubrica “Dal Journal of Cardiovascular Medicine – Coronary calcified nodules versus nonnodular coronary calcifications: a systematic review and meta-analysis” propone appunto una revisione sistematica della letteratura e metanalisi, nella quale gli autori hanno analizzato gli eventi clinici avversi associati alla presenza di nodulo coronarico calcifico (CN) rispetto alla calcificazione coronarica non nodulare (N-CN).

La Rubrica “Autori italiani pubblicano – Occlusion of the infarct-related coronary artery presenting as acute coronary syndrome with and without ST-elevation: impact of inflammation and outcomes in a real-world prospective cohort” propone una sottoanalisi tratta dal registro multicentrico prospettico SPUM-ACS che ha raccolto 4.787 pazienti con sindrome coronarica acuta (sia STEMI che NSTEMI) in quattro centri in Svizzera. Il lavoro ha analizzato l’incidenza e l’impatto prognostico dell’occlusione acuta totale coronarica senza evidenza all’ECG di sopraslivellamento del tratto ST nei pazienti con NSTEMI. L’articolo si conclude con un’intervista a Francesco Bruno, primo Autore dello studio.

di Claudio Cavallini, Stefano De Servi, Stefano Coiro, Claudio Cimminiello, Antonio Landi, Paolo Verdecchia, Andrea Santucci