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QUALE PROFILASSI DEL TEV NEL PAZIENTE A RISCHIO EMORRAGICO, SE SAPPIAMO RICONOSCERLO?

È noto come nei pazienti con rischio di TEV o con TEV attivo occorra sempre bilanciare tra la necessità di intraprendere una terapia anticoagulante ed il rischio emorragico. A fronte delle scarse evidenze in questo ambito che provengono dalla letteratura, esistono delle controindicazioni assolute all’impiego di anticoagulanti nel paziente a rischio emorragico? E quali sono i fattori associati ad aumentato rischio di sanguinamento? 

Possiamo avvalerci dei diversi RAMs (Bleeding Risk Assessment Models) che sono stati sviluppati e validati per identificare, tra i pazienti a rischio trombotico, quelli che presentano anche un rischio emorragico significativo al fine di definire quali azioni possano, o non possano, essere intraprese? 

Il seminar approfondisce l’argomento portando all’attenzione alcuni spunti di riflessione ed evidenziando altresì come sia importante considerare che il rischio emorragico per la terapia del TEV vari nelle diverse fasi della gestione del TEV.

Ma, dunque, quale profilassi del TEV nel paziente a rischio emorragico? Soltanto la non farmacologica può essere contemplata, o anche la terapia anticoagulante a basse dosi? E cosa fare nel paziente con patologia emorragica congenita/cronica? Scopriamolo insieme in questo inedito seminar!