Health Talks

SLOWLY EXPANDING E RIM LESIONS COME MARCATORI DI PROGRESSIONE DI MALATTIA

Negli ultimi anni vi è stato un crescente interesse per le lesioni cronicamente attive della Sclerosi Multipla (SM), ossia quelle lesioni caratterizzate da un orletto periferico con microglia attivata, progressiva demielinizzazione e perdita assonale, ma senza alterazioni della barriera emato-encefalica, e che riflettono quindi un processo infiammatorio cronico e compartimentalizzato nel Sistema Nervoso Centrale.

Queste lesioni sono state identificate in vivo grazie alla presenza di un rim ipointenso sulle sequenze di suscettività magnetica (“paramagnetic rim lesions”) oppure attraverso l’evidenza di una loro graduale ma progressiva espansione sulle sequenze pesate in T1 e T2 (“slowly-expanding lesions”). Studi recenti hanno supportato la rilevanza clinica delle lesioni cronicamente attive, in quanto esse si associano ad una maggiore gravità di malattia, in termini di disabilità clinica, compromissione cognitiva e atrofia cerebrale, rappresentando quindi un indicatore prognostico negativo per il peggioramento clinico.

Nel corso della live, Massimo Filippi e Paolo Preziosa hanno approfondito la rilevanza delle lesioni cronicamente attive identificate con varie metodiche di neuroimaging come marcatori di progressione di malattia.

di Massimo Filippi, Paolo Preziosa