L’intervista è dedicata ad alcune delle novità più salienti, in ambito di tromboembolismo, presentate a Montréal in occasione del Congresso dell’International Society on Thrombosis and Haemostasis e in particolare a 3 studi che hanno, per ragioni diverse, suscitato interesse:
lo studio SYMPTOMS – studio multicentrico randomizzato controllato vs placebo – che ha valutato se la profilassi farmacologica con EBPM, in pazienti medici >70 anni ricoverati, fosse in grado di ridurre il TEV sintomatico;
lo studio EVE – studio multicentrico randomizzato in doppio cieco – che ha valutato, in pazienti con TEV associato a cancro, se la dose ridotta di apixaban fosse più sicura, in termini di emorragie maggiori o non maggiori clinicamente rilevanti, rispetto ad apixaban alla dose standard;
lo studio CASTING che ha valutato la sicurezza di una strategia basata su score predittivi di rischio – TriP (cast) score – per identificare i pazienti con trauma agli arti inferiori ad alto e basso rischio di TEV, così da non sottoporre questi ultimi a profilassi anticoagulante, riducendo ipoteticamente in tal modo i sanguinamenti iatrogeni.
di Claudio Cimminiello